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Il Faro di Punta Tagliamento

 

Il faro si trova nella zona più a est di Bibione, all’apice della foce a delta del fiume Tagliamento. Costruito dal Genio Civile nel 1913, quando la linea di costa si trovava più avanzata con un’architettura molto lineare e semplicemente dipinto di bianco, è costituito da un corpo rettangolare a due piani e dalla torre cilindrica di 21 metri, che lo rende visibile fino a 15 miglia dalla costa.

Venne distrutto da un bombardamento nel giugno del 1917, ma fu subito ricostruito. Vedendolo dal mare risalta sul verde della riserva naturalistica della pineta, che prima dell’erosione provocata dal mare cresceva anche nella zona antistante.

Inizialmente i custodi del faro dovevano mantenere acceso il fuoco che veniva amplificato da potenti lenti. L’elettrificazione avvenne nel 1952 e dal 1973 l’impianto fu completamente automatizzato.

Negli ultimi 30 anni, infatti, l’evoluzione costiera ha causato l’erosione di un'ampia porzione di spiaggia e per preservare il faro si sono dovute costruire delle massicciate frangiflutti. Oltre a contrastare direttamente l’erosione, la loro disposizione dovrebbe consentire l’accumulo delle nuove sabbie portate dal Tagliamento.
Le cause che hanno condotto alla trasformazione della spiaggia sono di tipo sia naturale che antropico e sono individuabili nella dinamica degli ambienti costieri che si caratterizza per rapida e frequente variabilità della porzione di territorio emerso.

E’ punto di riferimento notturno per i marinai, ma anche meta diurna per camminate, percorsi in bicicletta e gite a cavallo dei numerosi turisti estivi e non solo.

Nelo 2015 è stata ultimata la prima parte di opere per la ristrutturazione. Attualmente l'area interna spesso ospita mostre e manifestazioni, oltre che un ufficio di stato civile in cui possono essere celebrati matrimoni. Nell'area esterna, durante i giorni e gli orari di apertura, sono a disposizione dei visitatori i servizi igienici e i distributori di bevande e snack.

Dal 2021 il Faro ospita la mostra LuMe - Storie di Luce e Memorie, relativa alla storia del Faro stesso, e l'allestimento multimediale del progetto Primis, sulla minoranza friulanofona nel Veneto Orientale.

Il Faro è inserito in un'area di pregio naturalistico compresa fra la zona del Lido dei Pini e la foce del Tagliamento, caratterizzata dalla presenza di pineta, dune sabbiose e zone umide ricche di flora e fauna autoctoni.
Suggestivo è il percorso ciclopedonale che lo collega al Lido dei Pini, correndo parallelo al mare. Lungo questo percorso, che attraversa la natura, sono state collocate diverse sculture nell'ambito del progetto Land Play Walk. In alternativa, il Faro è raggiungibile a piedi o in bicicletta anche percorrendo Via del Faro, a partire dall'incrocio con Via del Mare nei pressi dell'idrovora 6° bacino. Nei mesi estivi e in determinate giornate primaverili e autunnali è anche attivo il collegamento bici+barca attraverso la foce del Tagliamento (X River), collegando la zona del Faro con Lignano Riviera.

 
 
il faro
 
 
Faro di Bibione al tramonto
 
Veduta aerea del Faro di Bibione
 
Faro di Bibione all'alba
 
Panorama da una delle finestre del Faro
 
Tramonto sul mare nei pressi del Faro
 
 
Alcune delle installazioni artistiche realizzate nell'ambito del progetto Land Play Work lungo il percorso ciclopedonale lungo la spiaggia fra Lido dei Pini e il Faro
 
 
L'area interna del Faro, completamente ristrutturata, ospita periodicamente delle mostre ed è anche adibita alla celebrazione di matrimoni.
 
Il Faro di Bibione prima della ristrutturazione del 2015