Testata per la stampa

La Val Grande

 

Metti una mattina d’agosto… di vedere uno stormo di aironi rosa librarsi nel cielo azzurro, mentre tutt’ intorno la natura rigogliosa profuma intensamente di menta di fosso e rucola selvatica. Bibione non finisce mai di stupire!

locandina

ecco il calendario e le trame:

E' un’antica bassura formatasi durante la costruzione del delta del Tagliamento. Si tratta di una vasta area che presenta quote inferiori in corrispondenza del lago di valle (la parte centrale della valle), che si innalzano leggermente a sud (area boschiva) ma che rimangono limitate a nord (lungo il canale Lugugnana) dove nel Novecento si è resa necessaria una bonifica di scolo. La su...a storia è particolarmente interessante perché, pur trovandosi nelle vicinanze della laguna di Caorle, non ne ha condivisa la storia. Infatti la valle da pesca è stata creata alla fine del 1600 inondando la bassura, come viene dimostrato dai numerosi documenti che la ritraggono prima e dopo l’intervento. Difatti, nel Seicento, in corrispondenza di un decreto del Senato che stabiliva la distruzione delle valli da pesca presenti in Laguna di Venezia – in quanto ostruivano lo scorrimento delle acque e la impaludavano – si rese necessario trovare altre aree venete per continuare l’itticoltura. Fu allora che il patrizio veneziano Antonio da Molin si decise ad inondare l’area bibionese per renderla adatta alla pesca. Va ribadito che tale genesi incide fortemente ancor oggi sull’equilibrio ambientale dell’area che non dipende tanto dal mantenimento di una dinamica naturale, quanto, piuttosto, dal geosistema che l’azione dell’uomo ha prodotto nel tempo. Infatti, l’organizzazione della valle, sostituendo progressivamente alle dinamiche naturali le dinamiche “proprie”, tese al mantenimento del geosistema creato in una determinata fase, permette la vita di numerosi piante e animali tipici degli ecosistemi umidi. Infatti, i vari proprietari che si sono succeduti, hanno agito attraverso tecniche e interventi tradizionali che hanno mantenuto la fisionomia della valle pressoché intatta, tanto da costituire oggi un patrimonio di risorse culturali e naturali tra le più interessanti d’Europa. È infatti raro incontrare un sistema così integrato di elementi: uno specchio d’acqua articolato in laghetti funzionali alla pesca; un bosco di alta biodiversità vegetale e animale; dune fossili che racchiudono importanti testimonianze romane; un antico casone di valle dimora storica dei vallesani. L’asse ereditario, infatti, ha garantito una cultura e una sensibilità dei proprietari che, nel tempo, si sono succeduti (dai Molin, Nani Mocenigo, Pisani, de Lazara, Sordi, Ferri) tali da valorizzare il geosistema in modo integrato anche quando la valle è stata suddivisa nel corso del secolo scorso in due proprietà: Valgrande e Vallesina. Oggi, la Valle viene aperta ai visitatori per favorire la sua conoscenza e offrire la possibilità di ripercorrere la storia secolare di Bibione.

maggiori info su:
www.valgrandebibione.com