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IL MURO DELLA STORIA

 

PANNELLO 6

 
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IL TAGLIAMENTO

"Come una lama azzurra
fendi il verde
della ferace bassa;
e sul tuo azzurro
scorrono memorie
da un lungo ieri,
fiume che ci sei padre,
ma non sempre amico".

Sono versi del poeta sanmichelino Nelso Tracanelli che riassumono con efficacia il significato profondo del Tagliamento per la gente di San Michele e per le popolazioni che vivono lungo le sue sponde: un territorio fertile e verde di campi, alberi, argini e boschi che ne costituisce lo sfondo, la bellezza delle sue acque e delle sue sponde che si possono ammirare anche percorrendo la pista ciclabile ricavata sull'argine destro da Villanova-Malafesta a Bibione (cioè il lato est del comune, lungo il corso d’acqua nei suoi oltre 30 km). Un’antica presenza, quella del fiume, che ha generato storia e tradizioni nelle comunità rivierasche.

La vita del nostro territorio, come evocano efficacemente i versi appena riportati, è strettamente legata alle vicende del Tagliamento.

In quanto via di collegamento per i traffici di merci, materie prime e persone eper la pescosità delle sue acque, che ha contribuito a sfamare gli abitanti in periodi di miseria, Il Tagliamento è stato fonte primaria di ricchezza e, nello stesso tempo, a causa del suo carattere torrentizio e delle frequenti esondazioni, ha sempre rappresentato una seria
minaccia per l'ambiente naturale, più volte modificato e sconvolto nei suoi assetti, e per le popolazioni che nel corso dei secoli sono vissute in prossimità delle sue sponde.

Il "Padre Tagliamento", come viene spesso affettuosamente chiamato, con il suo lungo percorso di 176 chilometri, dalla montagna dove nasce presso il Passo della Mauria all'Adriatico dove sfocia tra Bibione e Lignano, è sempre stato considerato elemento identitario di un'area geografica, di un paesaggio, di una popolazione e della sua storia: un fattore di forte richiamo alle origini e alle sorti comuni della nostra gente, legata al Friuli.

Il fiume è stato all'origine di tanti eventi che nel tempo hanno condizionato la vita del comune; ha determinato la nascita delle nostre comunità, delle nostre spiagge; ha reso, altresì, necessarie una lunga serie di arginature per difendere gli abitati, un’importante opera di bonifica per il risanamento di terreni paludosi e malsani, oltre alla costruzione di canali per convogliare le acque dolci rendendole disponibili all'irrigazione o per separarle da quelle salmastre del mare.

Ne era pienamente consapevole il Consiglio di San Michele che, dopo l’entrata nel Regno d’Italia nel 1866, ritenne di aggiungere alla denominazione del Comune (per differenziarla dagli altri omonimi italiani) l’espressione “al Tagliamento”, per cui, il 7 maggio 1867 deliberò di chiedere tale integrazione al Ministero degli Interni, che accolse l’istanza il 21 luglio dello stesso anno, con regio decreto n. 3827 a firma di Vittorio Emanuele II.

Nello GOBBATO